QUI NAPOLI:

«Abbiamo fatto 11 partite, con 8 vittorie e 3 sconfitte. Se qualcuno pensa che siamo il Barcellona o i Galacticos non va bene: noi possiamo perdere, ma dobbiamo aiutarci e non mandarci a quel paese in campo». Questo il discorso di Gattuso dopo la vittoria contro il Rejka, riprendendo il suo piccolo sfogo post sconfitta con il Milan. Altre analisi tecnico-tattiche non ce ne sono state, tutte le interviste e le dichiarazioni post Europa League sono state dedicate, ovviamente, al ricordo del numero uno dei numeri dieci. Domenica, allo Stadio San Paolo - Diego Armando Maradona, arriva la lanciatissima Roma di Fonseca che non ammetterà distrazioni o scaramucce, ma c'è da scommettere che i ragazzi di Gattuso abbiamo interiorizzato la lezione e si siano ancor più "responsabilizzati" dopo il lutto che ha colpito tutto il mondo del calcio. In campo non ci sarà ancora Osimhen, al suo posto sarà riproposto come prima punta ancora Dries Mertens («se negli ultimi anni il mio nome é stato messo vicino al tuo mi scuso, perché non potrò mai essere alla tua altezza. Da domani indossare la maglia azzurra sarà una responsabilita maggiore» parte del suo saluto a Diego), con Insigne e Politano larghi e con Lozano dietro al belga. In mezzo potrebbe pesare l'assenza per squalifica di Bakayoko: accanto a Demme più Ruiz di Zielinski.