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Sheffield United – Leicester City : comparazione quote scommesse
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QUI SHEFFIELD:
Le parole rassicuranti e distensive di Chris Wilder iniziano a stridere con la posizione in classifica ricoperta dai suoi ragazzi e soprattutto con i risultati ottenuti. Le 0 vittorie in stagione stanno mettendo sulla graticola il manager della squadra: l'eroe che era riuscito nell'impresa di far risalire la Blades dalla terza divisione inglese al massimo campionato d'oltremanica è più che mai a rischio esonero. Oltre i risultati, a preoccupare è il dato relativo ai gol segnati: appena 4 in 10 match disputati. A niente è servito alternare i diversi centravanti presenti in rosa: messa da parte la gioventù di Rhian Brewster e tornati alla coppia tutta esperienza formata da Burke e McBurnie, i risultati non sono stati quelli sperati. La sconfitta a West Brom lo scorso fine settimana è stata dura da accettare. Lo United, nonostante i 22 tiri in porta, ancora una volta non è riuscito a segnare: la mancanza di tifosi, gli infortuni ai migliori giocatori e alcuni protagonisti che non hanno raggiunto i vertici della scorsa stagione hanno contribuito al pessimo inizio della squadra. Lo scorso dicembre però il club di Sheffield fu protagonista di un mese incredibile, conquistando ben 11 punti in soli 31 giorni: l'obiettivo è quello di ripetere quanto fatto giusto un anno fa. Contro Le Foxes i padroni di casa scenderanno in campo con il solito 3-5-2: in difesa, insieme a Basham ed Egan, sarà preferito ancora il 24enne Keane Bryan; a centrocampo, con Ethan Ampadu ed Enda Stevens ancora in dubbio, saranno Norwood e Fleck a farne le veci; in attacco infine spazio a Oliver Burke al fianco di McBurnie. Rhian Brewster, John Lundstrum e Lys Mousset sono stati tutti entrati a partita in corso nell’ultimo match e mantengono una flebile speranza per un posto da titolare nella prossima sfida.
QUI LEICESTER:Â
Una brutta battuta d'arresto quella dello scorso lunedì contro il Fulham, la quale si somma a quella rimediata una settimana prima in casa del Liverpool e a quella di giovedì in Europa League. Una vittoria avrebbe permesso alle Foxes di agganciare la vetta della classifica, ma gli uomini di Brendan Rodgres nulla hanno potuto di fronte la fame di vittoria dei Cottagers, nonostante l’evidente inferiorità a livello tecnico. Nonostante la sconfitta, questo inizio di campionato rimane il miglior avvio della storia del Leicester City (si, anche meglio della storica annata conclusa con la vittoria del titolo): contro lo Sheffield la chance di riprendere quanto di buono fatto finora. Una reazione è richiesta sicuramente a James Maddison, in leggero appannamento da diverse partite, così come a Christian Fuchs, ormai trasformatosi in difensore centrale alla soglia dei 35 anni ma che, nonostante l’esperienza, cade spesso in errori banali (come quello che ha causato il rigore nello scorso monday-night). L’austriaco giocherà nuovamente in una difesa a 3 al fianco di Evans e Fofana; nonostante il rientro di Roberto Pereira e Wilfred Ndidi, a centrocampo dovrebbero ancora esser preferiti Tielemans e Mendy, con Justin e Barnes ad agire sulle fasce (ne farà le spese Luke Thomas, apparso spaesato in quel ruolo nella sconfitta contro il Fulham). In attacco spazio a Praet e Maddison alle spalle di Vardy; ancora out Amartey, mentre è in dubbio l’ex Atalanta Timothy Castagne.
BLADES VS. FOXES
Una sfida storicamente equilibrata quella tra Sheffield United e Leicester City: sono infatti 31 le vittorie totali ottenute dalle Blades, a fronte delle 33 raggiunte invece dalle Foxes; anche i pareggi, curiosamente, sono stati 33. Se storicamente regna l'equilibro, l'incontro che andrà in scena domenica appare tuttavia più che mai squilibrato a livello tecnico: gli ospiti, quarti in classifica e a soli 3 punti dalla vetta, sono stati finora protagonisti di un campionato avvincente e per certi versi anche sorprendente; questo weekend dovranno vedersela con il fanalino di coda della Premier League, ovvero l'unica squadra a non aver ancora mai ottenuto un successo in 10 giornate di campionato. Peculiarità di tale sfida, inoltre, è il personalissimo derby vissuto da Jamie Vardy: l'attaccante delle Foxes, originario di Sheffield, è cresciuto calcisticamente nell'altra squadra della città , lo Sheffield Wednesday – di cui peraltro è tifoso sin da ragazzo: per questo motivo la sfida con lo United ha sempre avuto un significato particolare per lui. Nessun tifoso biancorosso ha dimenticato l'esultanza provocatoria dell'agosto 2019, quando l’attaccante ex Wednesday portò le sue mani vicino le orecchie come segno di provocazione verso i tifosi avversari: nonostante saranno presenti solamente 2000 spettatori (Sheffield è situata in uno di quei territori in cui è stato decretato un ritorno parziale dei tifosi sugli spalti), siamo certi che anche questa volta il centravanti inglese sentirà la sfida molto più dei suoi compagni.




















