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Shakhtar Donetsk – Real Madrid : comparazione quote scommesse
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QUI SHAKHTAR DONETSK:
Un bluff. Un bluff di quelli ben riusciti, però, che ti permettono di vincere piatti importanti, ma difficilmente l’intero torneo. Lo Shakhtar Donetsk aveva fregato tutti con un avvio di girone da urlo: dopo aver espugnato Valdebebas contro il Real Madrid (2-3) ed aver strappato un pari casalingo all’Inter (0-0), gli Ucraini allenati da Castro si erano paventati come il sovvertente team del girone B. A far aprire gli occhi a tutti, però, gettando un secchio d’acqua gelida in faccia agli avversari, ci ha pensato il Borussia Monchengladbach. Lo Shakhtar – che dopo la vittoria coi blancos ha vissuto un periodo altalenante, in cui non ha mai più vinto due gare consecutive tra campionato e coppa – ha perso un set e mezzo con i Tedeschi: 0-6 all’andata, 4-0 al ritorno. Risultati imbarazzanti che fanno luce su una compagine che, sebbene abbia messo in estrema difficoltà le favorite – quantomeno sulla carta – di questo intricato gruppone, si è rivelata davvero poca roba.
La compagine di Castro, tornato in panchina dopo aver scontato la squalifica, è stata totalmente surclassata da ogni punto di vista dal Gladbach. I Tedeschi hanno gettato prepotentemente nel baratro gli arancioneri, rimasti impalpabilmente inermi e palesatisi incapaci di tirare la testa fuori dal sacco per reagire, inciampando in errori tecnici gravi, come quello del portiere Pyatov sulla punizione del 4-0 della scorsa settimana.
Ma come ha fatto lo Shakhtar a sprintare così tanto agli albori di questo girone? E’ un aspetto su cui dovrà lavorare – e tanto – mister Castro. Il tecnico portoghese dovrà scavare a fondo, cercando di rivitalizzare le geometrie offensive che tanto avevano sorpreso in positivo nel match d’andata, tirando su il morale a dei ragazzi che, ad oggi, sembrano abbandonati a se stessi, nonostante l’opportunità di qualificarsi non sia così utopica. Sono assenti Korniienko, Konoplyanka, Khocholava, Ismaily e Dentinho. Taison e Kovalenko hanno recuperato. Il primo potrebbe rilevare Solomon sulla fascia sinistra, senza accantonare l’opportunità di vederlo falso nueve; sul versante opposto ci sarà Tetè; in mezzo Marlos. Davanti Juonior Moraes.
QUI REAL MADRID:
Questo Real è croce e delizia: un organico in grado di rimontare e scombussolare la classifica del proprio girone di Champions con prestazioni encomiabili, ma anche abile nel tradire miseramente le aspettative ne La Liga, nella quale un successo dei blancos manca da oltre un mese.
“Non ho una spiegazione per la sconfitta: alterniamo momenti positivi a momenti negativi – ha esordito Zidane dopo la sconfitta in casa con l’Alavès per 1-2 -. Così diventa dura, però è la realtà del momento. E’ incredibile giocare una gara come quella contro l’Inter e poi fare una prestazione del genere”, ha concluso il tecnico francese. E, in effetti, una spiegazione proprio non c’è. Di sicuro la tanta sfortuna circa gli infortuni che continuano ad attanagliare l’undici titolare del Madrid non ammorbidiscono un periodo spigoloso, che sta gettando i madrileni nella più evidente discontinuità. E se alla sfortuna, poi, si aggiungono errori tecnici – probabilmente dovuti a sconforto e deconcentrazione – come quello di Courtois sul gol dell’1-2 di Joselu, continuare a dire che la strada è in salita significa andarci leggeri.
Il Real Madrid, però, ora non deve far altro che rimboccarsi le maniche. Nonostante le polemiche montate dai media spagnoli, che in maniera piuttosto ingrata aizzano la piazza capitolina inneggiando all’esonero dell’allenatore, i galacticos non possono fallire l’appuntamento in Ucraina. Per vendicare il k.o. dell’andata (2-3), Zidane non potrà contare su molti elementi: Hazard, in uno dei suoi momenti migliori, ha dato forfait per il riacutizzarsi di un problema muscolare ed è out. Si è infortunato anche Carvajal, appena dopo aver recuperato dall’infortunio. Out ancora Ramos, Odriozola e Valverde; Jovic ha ancora il covid. Benzema va verso il rientro: staremo a vedere se da titolare o meno. Casemiro e Militao sono ristabilizzati. Contro lo Shakhtar dovrebbero avere spazio nel 4-3-3 sia Vazquez, come terzino, che Rodrygo, come esterno alto, entrambi reduci da una grande prestazione contro l’Inter. A proposito di quest’ultima: sarà riproposto il muro di San Siro eretto da Varane e Nacho come coppia di centrali. Davanti è ballottaggio Benzema-Diaz.
IL REAL VUOLE RIBADIRE LE GERARCHIE E VENDICARE IL K.O. DELL’ANDATA
L’Olimpiysky National Sports Complex di Kiev, dove lo Shakhtar disputa le proprie partite casalinghe di Champions League, è pronto ad inaugurare un’intensa giornata della massima competizione europea: sulla strada degli Ucraini ci sarà il Real Madrid. La gara è uno dei due anticipi giornalieri e vede contrapposte due formazioni in piena corsa per la qualificazione agli ottavi: i padroni di casa – in un momento decisamente no - sono terzi a quota 4 punti; la squadra di Zidane, invece, ha completato la rimonta ed è seconda a 7 punti. Ora, però, i blancos intendono insediare la vetta difesa dal Borussia M’Gladbach, a quota 8 punti, che a propria volta se la vedrà con l’Inter, ultimo a 2 misure. All’andata, la gara tra le due squadre si concluse con una clamorosa vittoria dello Shakhtar in trasferta, per 2-3.