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Dinamo Kiev – Barcellona : comparazione quote scommesse
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QUI DINAMO KIEV:
Barcellona-Dinamo Kiev gara scontata? Tutt’altro! All’andata il team di Lucescu ha davvero messo in discussione il risultato. Gli ospiti ucraini hanno sorpreso tutti, rimanendo inaspettatamente sul pezzo nonostante il doppio svantaggio, riuscendo ad imbastire verticalizzazioni e trame offensive interessanti, che più volte hanno costretto Ter Stegen a compiere interventi decisivi. Il gol di Tsygankov, che ha accorciato le distanze (2-1 finale), è stata una magra consolazione ad osservare la classifica, ma, leggendo tra le righe, i segnali incoraggianti per credere che questa Dinamo possa vender cara la pelle anche al ritorno ci sono eccome. Uno su tutti: Neshcheret. Il portiere appena 18enne, prelevato dalle giovanili, attesi gli infortuni dei portieri che gli stavano davanti nelle gerarchie, si è ritrovato titolare al Camp Nou, disputando una gara assurda. Il suo plastico volo all’incrocio dei pali per deviare in corner una magistrale punizione di Messi ha fatto il giro del mondo e la sua prodezza è stata immediatamente annoverata nella top 3 delle parate di giornata. Neshcheret ha sorpreso talmente tanto da guadagnarsi un posto nella prima squadra di Lucescu, che con i giovani ha un rapporto speciale. Ma, ora che è tornato il titolare Bushchan, il suo processo di crescita non verrà certamente azzardato o accelerato.
Per questa gara di ritorno, la Dinamo recupera praticamente tutti: innanzitutto Sydorchuk, che ha scontato la squalifica. Rientrano anche Buschchan, Karavaev, Baluta, Tsitaishvili, Mykolenko, Shaparenko e Garmash (ultimi due entrambi in gol nell’ultima gara di campionato vinta 0-2 contro l’Inhulets Petrove).
QUI BARCELLONA:
Da casa Barcellona arrivano solo notizie sconfortanti. Dalla precaria stabilità societaria alla polemica di Messi - additato come il responsabile del pessimo morale blaugrana -, fino ad arrivare alle tematiche di infortuni e prestazioni negative. Al problema fisico di Busquets e alla rottura del menisco di Ansu Fati, come se piovesse sul bagnato, hanno fatto eco due importanti infortuni occorsi nella sconfitta in campionato contro l’Atletico Madrid (1-0). Prima Piquè è stato costretto ad uscire per un grave problema al ginocchio (che pare possa tenerlo lontano dal campo per parecchi mesi), poi Sergi Roberto ha accusato a fine gara un problema al retto femorale della gamba destra. Insomma: un disastro.
Il problema nel processo di trasformazione palesato nella sconfitta nel Clasico di Spagna – anche grazie a molta sfortuna - sembra tutt’altro che superato: la macchina è inceppata, la squadra è discontinua e psicologicamente abbattuta, quasi allo sbaraglio. Al di là di valori tecnici indiscutibili, manca uno spirito di coesione, un’unione di intenti che garantisca che ogni elemento aspira a contribuire concretamente alla causa e a risollevare le sorti di uno dei club più vincenti al mondo. Anche nella gara d’andata, vinta 2-1, il Barça non ha pienamente convinto. Adesso c’è da tirar fuori gli attributi, perché c’è una vetta del girone da blindare. Niente alibi, solo voglia di mettersi alle spalle questo turbolento avvio di stagione attraverso risultati positivi.
Koeman lascia a sorpresa a casa sia Messi, sia De Jong, giustificando così le assenze: "Abbiamo già molti infortuni a carico; la situazione in Champions è tranquilla ed è meglio lasciarli a riposo." Non saranno a disposizione, oltre ai già citati Busquets, Fati, Sergi Roberto e Piquè, nemmeno Araujo e – probabilmente – Umtiti. La buona notizia è che Coutinho ha recuperato e potrebbe essere rischiato dal 1'. E’ emergenza, però, in difesa: potrebbe giocare Mingueza centrale con Dest terzino.
NEI GIRONI DI CHAMPIONS MAI NESSUNO COME IL BARÇA
Al NSK Olimpiysky di Kiev fa visita il Barcellona di Koeman, martoriato dagli infortuni e privo di Messi e De Jong. I padroni di casa della Dinamo – terzi ad un solo punto - ci tengono a far bene, dopo una gara d’andata positivamente sorprendente, nonostante la sconfitta per 2-1, ed attesi i molteplici rientri di elementi chiave dopo aver superato la positività al covid. Contro il Barcellona, però, sarà sempre tostissima. Nessuno nella storia è come i blaugrana nei gironi di Champions: i primi posti collezionati nei propri grupponi europei sono addirittura 21 e ora, con un punteggio pieno di 9 punti, si candidano a vincere il 22°.




















