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Barcellona – Psg : comparazione quote scommesse
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QUI BARCELLONA:
Messi e il Barcellona: una storia d’amore che, a prescindere da ogni esito di questa stagione, sembra giunta al capolinea. La pulce argentina – che sarà oggetto del mercato più vivo del decennio, la prossima estate – vivrà in questi ottavi di finale una sfida tra presente e futuro, tra Barcellona e, appunto, Psg: probabilmente l’unica superpotenza che sembra pragmaticamente in grado di ingaggiarlo.
Discorsi di mercato a parte, però, la rinascita del team di Koeman non poteva che imbastirsi sulla figura del fenomeno di Rosàrio. Il tonfo casalingo contro la Juventus (0-3), valso il 2° posto nel girone, ha funto da trampolino di rilancio: dopo aver toccato il fondo, il Barcellona sembra finalmente sbocciato. Tanti successi, bottino ne La Liga completamente rimpinguato e, finalmente, è rispuntato il sorriso. “Giochiamo un calcio alla Cruyff”, affermava qualche settimana Koeman. E, in effetti, il gioco spumeggiante, rapide triangolazioni offensive ed una manovra avvolgente, a discapito di una fase difensiva piuttosto rivedibile, sono diventati i capisaldi di questo Barcellona 2.0.
La gara contro il Deportivo Alavès (5-1) è l’ennesima conferma che abbiamo a che fare con un’altra compagine rispetto a quella che abbiamo assaporato nel girone di Champions. Statistiche alla mano, il Barça non perde in campionato dagli inizi di dicembre e, nel frattempo, ha inanellato un filotto di 8 vittorie consecutive ne La Liga, valevoli il secondo posto della graduatoria, all’inseguimento dell’Atletico Madrid. Guai, dunque, a commettere l’errore di sottovalutare la formazione catalana. Sebbene contro le grandi, finora, abbia lasciato a dir poco a desiderare.
Il tecnico Koeman, che ha perso Araujo per una distorsione alla caviglia (out un mese), oltre a Sergi Roberto, Coutinho e Fati, spera di recuperare Braithwaite e Pjanic quantomeno per la panchina. Ad ogni modo sarà 4-3-3. Determinante, neanche a dirlo, la posizione di Leo Messi, tornato falso nueve. In campionato el diez sta svariando su tutto il fronte offensivo, agendo da vero jolly, lasciando prevalere tutto il proprio ineguagliabile bagaglio tecnico, che – oltre a fruttare punti preziosi – sta ravvivando in maniera avvolgente la trama offensiva blaugrana. Ai suoi lati pronti Griezmann e Dembelè, con Trincao - in gran forma - primo ricambio. In mezzo al campo, se Pjanic dovesse non farcela, Puig e De Jong dovrebbero agire ai lati di Busquets. In difesa, invece – davanti a Ter Stegen -, ballottaggio Mingueza-Umtiti per affiancare Lenglet, con Dest e Alba ai lati. Ma attenzione: Piquè sembra tornato arruolabile e non è da escludersi un suo impiego dal primo minuto in difesa.
QUI PSG:
Lo aveva detto sin dal giorno della sua presentazione: “Affronteremo sfide importanti. Il Barcellona è tra le migliori squadre al mondo. Ma la Champions League per un club come il PSG è tutto.” Parole, quelle di mister Pochettino, che hanno lasciato ben presto poco spazio ad interpretazioni. Da quando il tecnico argentino ha prelevato Tuchel sulla panchina parigina, i suoi occhi lungimiranti si sono posati su questa cruciale sfida contro i blaugrana di Koeman. Vincere e passare il turno, per il PSG, varrebbe oro.
Ma tutto si può dire tranne che il PSG abbia snobbato, nel frattempo, il campionato di Ligue 1. Anzi, sotto la gestione di Pochettino sono giunti 6 successi in 7 partite – oltre ai trionfi in coppa nazionale -, valsi la temporanea vetta della classifica.
Ciò che spaventa, in vista di questa promettente gara di andata – oltre al processo di rinascita del Barça -, sono due elementi: le statistiche e gli infortuni. Immergendoci nelle prime, spicca come Pochettino abbia trionfato solo una volta (nel 2009, con il suo Espanyol) contro i blaugrana in ben 11 precedenti, rimediando per lo più sconfitte. Analizzando il capitolo “assenze”, non può che spiccare quella di Neymar. Il fenomeno brasiliano, contro il Caen, ha rimediato l’ennesimo colpo che lo terrà ai box per 4 settimane ed è piombato in una profonda crisi emotiva, sfogata sui social. Il numero 10 parigino, effettivamente, si è dichiarato vittima di pregiudizi per il suo modo sfarzoso di giocare a calcio, motivo per il quale – a suo dire – sarebbe preso di mira dai giocatori avversari. Vero o meno, Neymar con la maglia del PSG ha giocato appena il 53,9% delle gare disponibili da quando è in Francia, saltando le altre per infortunio (quasi la metà). Oltre a quest’assenza di lusso, sarà fuori anche Di Maria, come preannunciato dal mister; mentre Verratti ha smaltito la contusione di Marsiglia ed è tornato fra i convocati.
Giungono note positive, però, da un sempre più decisivo Moise Kean, giunto a quota 10 gol in campionato ed improvvisato – con buoni risultati – in posizione da esterno destro. Probabile che vi venga riproposto anche in coppa da Pochettino, che valuta un 4-3-3 tendente a 4-2-3-1, a seconda degli interpreti. Oltre a Kean – che il PSG sembra concretamente intenzionato a riscattare dopo questa positiva annata -, ci sono Icardi e l’immancabile Mbappè (già 20 gol in UCL: record di precocità). La tartaruga ninja con la 7 sulle spalle dovrà farsi carico del peso di tutto l’attacco parigino in un match così delicato. Inseguono per una maglia da titolari Draxler e Sarabia. Per il resto, è considerabile recuperato Herrera, regolarmente convocato. Non ancora, invece – oltre ai big sovracitati -, Bernat, Pembele e Dagba.
SFIDA GALATTICA, MA I TELESCOPI PIANGONO L’ASSENZA DELLA STELLA NEYMAR
Barcellona-Psg, sulla carta, è probabilmente il miglior ottavo di finale di questa edizione di UCL. Il match del Camp Nou vede protagoniste due compagini dall’andamento tortuoso. I padroni di casa, sebbene non abbiano mai dato prova di continuità, si stanno avvicinando ad una parvenza di quadra del cerchio, che sembra aver placato le polemiche che hanno attanagliato, sin dall'inizio, la gestione Koeman. I blaugrana, in effetti, nonostante il roseo periodo recente, si sono fatti clamorosamente scavalcare dalla Juve in testa al girone G, all’ultima giornata (0-3), e, contro le big, hanno spesse volte steccato gare cruciali. D’altro canto, si ritroveranno di fronte la capolista del girone H: il PSG. Les parisiens – che non senza fatica si sono appropriati della vetta – sono alla prima apparizione europea sotto la guida di Pochettino, che ha prelevato Tuchel. I Francesi si presenteranno in Catalogna senza Neymar, out per l’ennesimo infortunio.